Martedì 10 ottobre alle 20.30 al Teatro Mariella di Monopoli...
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Le Botte all’Anima di e con Giovanni Rotolo Laura Amodeo Anna Parma Mimmo Linsalata
Martedì 10 ottobre alle 20.30 al Teatro Mariella di Monopoli (Bari) in scena questo bellissimo spettacolo scritto da Giovanni Rotolocon…
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Angelo Vezzoli poeta e scrittore del fiume Oglio e delle sue genti
Angelo, dalle tue opere che ho letto con piacere e coinvolgimento emerge una passione autentica per la scrittura. Quando e…
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Di mani festarsi, Paco Jasa
Di mani festarsi è il titolo dell’opera a quattro mani di Paco Jasa. Intorno alla narrazione della tradizione sarda della…
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Mamma Rita, una storia di passione per la cucina
Mamma Rita, un viso simpatico rischiarato da una frangetta sbarazzina, riceve gli ospiti nella casa di campagna. Il sorriso festoso, …
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Dario Fo razza di zingaro
Quel pugile sinto,
eliminato dai nazisti
All'inizio dell'anno sono usciti in libreria, a distanza di un giorno, due libri, due romanzi che ripercorrono la vita di Johann Rukeli Trollmann, un pugile zingaro, sinto, tedesco, che dal ring dette non poco filo da torcere al nazismo. Finì deportato e poi ucciso nel lager di Nevengamme, vicino ad Amburgoa
Pubblichiamo qui una recensione di ciascun libro. Claudia Piccinelli si occupa diRazza di zingaro, di Dario Fo. Nicoletta Vallorani, a sua volta, di Alla fine di ogni cosa di Mauro Garofalo.
Sempre di Johann Rukeli Trollmann si è occupato, in “A” 382 (estate 2013) Giorgio Bezzecchi (“Il pugile zingaro che sfidò il Terzo Reich”) recensendo il volume di Roger Repplinger Buttati giù, zingaro (edizione Upre Roma, Milano, 2013, pp. 292, € 12,00).

Mondine bresciane in risaia
Dagli anni ’40 fino a metà degli anni ’60, molte donne della bassa pianura bresciana lasciano le loro famiglie per il lavoro stagionale della mondina nelle risaie, immense distese di campi allagati nelle zone del pavese, vercellese, novarese dove si coltiva il riso.
Mary, Emma, Luigina, Pìne (Cizzago- Comezzano); Giuditta, Enrichetta, Domenica (Trenzano-Cossirano); Maria, Elvirì, Anna (Chiari); Margherita (Rudiano); Mercedes, Caterina (Adro); Fernanda.
Nella risaia quando il sole mi bruciava la pelle, cantavan le mondine le canzoni più belle.
♫♪… La risaia l’è lunga e l’è larga / l’è circondata di acqua e di riso…(canti di mondine)
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Riedito il “Cafiero” di Pier Carlo Masini, ben più che una biografia
Riedito il “Cafiero” di Pier Carlo Masini,
ben più che una biografia
La nuova edizione del libro di Pier Carlo Masini dedicata a Cafiero, (Cafiero, BFS edizioni, Pisa, 2014, pp. 280, € 20,00) rivista e ampliatadall’autore prima della sua scomparsa, rappresenta un accurato lavoro filologico, archivistico e di approfondita documentazione,continuato negli anni successivi all’edizione del ’74. La postfazione di Franco Bertolucci mette in luce che non si tratta solo di un libro sull’internazionalista pugliese, ma fa emergere anche l’originale contributo di ricerca di Masini nel suo mestiere di storico. Saranno circostanze virtuose a mettere il giovane Masini sulle orme di Cafiero prima ancora di conoscere l’internazionalista attraverso i suoi scritti e le sue imprese. Luogo preferito il monte Cèceri vicino Fiesole.
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Società italiana delle Storiche. Bambine e bambini nel tempo. Le armi giocattolo (e altri temi)
Bambine e bambini/
Contro le armi-giocattolo (e altri temi)
In questo numero XIII/2 del 2014 di Genesis, rivista della Società Italiana delle Storiche, dal titolo Bambine e bambini nel tempo (Viella, Roma, 2014, pp. 204, e 26,00) l'argomento proposto per la ricerca intendeva: “esplorare il tema della costruzione sociale del genere, nelle culture per/dell'infanzia in un'ottica interdisciplinare, su un arco cronologico lungo, privilegiando la prospettiva del gioco, del giocattolo e loro uso, e della letteratura per l'infanzia”.
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La stanza dei fantasmi.Una vita del Novecento
I fantasmi di Stajano,
per capire il Novecento
“Il non poter sapere dà una triste impotenza.
I documenti sono soltanto scheletri che vanno nutriti di carne.
Come possono delle carte far riascoltare voci, rivedere gesti, captare sguardi, far capire lo spirito del tempo?”
La stanza personale e intima di Corrado Stajano (La stanza dei fantasmi. Una storia del Novecento, Garzanti, Milano 2013, pp. 280, € 18,80) è un deposito di Storia.
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Angela Strashnaia, circense russa, clarense di adozione
A Chiari, Angela abita da cinque anni, e lavora con gli anziani. Non ha mai raccontato la sua storia, così diversa dall’ordinario. Ha portato dalla Russia un baule di foto, fa quasi venire la voglia di farci una mostra. Angela è figlia d’arte. Il suo racconto inizia sfogliando questi album, ma non si è concluso. La vita del circo è intrisa di umanità e passione, troppo ricca, faticosa e libera per poter essere imbrigliata in poche righe.
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Famiglia Pirlo, burattinai da generazioni
Giovanna, aiutante burattinaia
Ormai sono cinque anni che a settembre veniamo con i nostri spettacoli alla quadra di Villatico. Da 32 anni sono aiutante di mio marito Marco, viene da generazioni di burattinai della famiglia Pirlo. Ha iniziato a fare il burattinaio nella scuola materna con i burattini di plastica, a 12 anni. Per costruire il teatrino metteva un tavolo sopra l’altro. Andava col motorino. Le storie imparate a memoria tramandate da suo padre Franco e da suo nonno erano sempre quelle. Poi qualche battuta nuova per i bambini. Come si chiamano i fiori? Le marghetire ? Nooo le margherite! Ah, ecco, bravi! I Tulipiani? Noooo i tulipani. I giralune? Nooooo hai sbagliato! E i bambini si divertono a correggerti.
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Vita da colonia a Igea Marina. Bambine e bambini clarensi al mare
Marzia Piccinelli racconta l’ estate del 1969
La partenza in corriera
Sul viale del ricovero, davanti al Campetto ricordo un via vai di mamme nonne zii, tanti curiosi. Il mio posto assegnato sulla corriera, un libro di poche pagine con Pippo, Pluto e Paperino da sfogliare e il mio nome scritto in stampatello con la penna blu , sulla prima pagina. Aperto in due, le pagine mi coprivano gli occhi, così nessuno vedeva le lacrime.
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Quando le donne diventavano mamme nelle loro case
La sciùra Tognina e la zia Agnese, generazioni di levatrici.
La levatrice è sempre stato un mestiere di donne, perché la nascita riguarda le donne. Un tempo le chiamavano “le comari”, quando l’assistenza alle partorienti si basava solo sulla pratica e l’esperienza tramandata da secoli.
Invece la sciùra Tognina Biloni, classe 1885, di Castelcovati, sposata a Comezzano, è stata tra le prime a fare la scuola per ostetrica, alla clinica Mangiagalli. Ogni giorno, per due anni, andata e ritorno, in sella alla sua bicicletta alle quattro di mattina, da Comezzano a Chiari e poi in treno fino a Milano. Ripercorriamo con il racconto di Agnese Galli le strade della bassa, quando le donne diventavano mamme nelle loro case.
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Dopo la Liberazione, a Sciesopoli Selvino ospitalità e accoglienza per molti bambini ebrei sopravvissuti alla Shoah
Un'altra bella pagina di memoria e solidarietà.
A poca distanza da Bergamo, su un altopiano spartiacque tra la val Seriana e la val Brembana, sorge Selvino con la sua “Sciesopoli”. Oggi, è una vecchia costruzione in stato di abbandono. Una cancellata di ferro chiusa, l’ imponente gradinata, la facciata scrostata, le finestrelle con i vetri rotti e uno spiazzo ricoperto da erba e cespugli incolti.
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Il viaggio sentimentale di Maruja Torres nella vera America
Un viaggio non tra i monumenti, ma tra la gente incontrata su una quindicina di treni passeggeri, qualche treno merci, corriere e ferrobus...
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AnnaLIBRI la BottegucciAA di Anna e Aliete
La passione per la terra e per i libriAnna Maria è amica e testimone delle medesime passioni che Anna condivide…
LeggiUna vita da Lalli
Intervista a Lalli di Claudia Piccinelli.
Poesie e canzoni di Lalli.
Scritti di Dori Ghezzi e Paolo Finzi
DONNE CHE MIGRANO PER LAVORO
Uno spaccato di storia del Sud-ovest Bresciano
La pubblicazione accoglie opere pittoriche, manufatti, sculture, installazioni che meglio interpretano il percorso tematico, originale e inedito, che intende ri-scoprire la peculiarità del femminile. Cinque le sezioni:
Un’opera unica nel suo genere per promuovere una cultura orientata a rivalutare la donna in quanto persona, apportatrice di valore e dignità.
ARTICOLI
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Nella piazza del borgo medievale, la sede dei simpatici Giovani...
Leggi di piùConnie Lando, medico e artista
Ho iniziato ai tempi del liceo, con le matite. Disegnavo...
Leggi di piùGeorgia O’Keeffe, Ella Maillart Artiste viaggiatrici del Novecento
Tra le due artiste solo in apparenza lontane, due eventi...
Leggi di piùCHI SONO

Claudia Piccinelli
Narrazioni individuali ricostruite attraverso la memoria, oltre la quotidianità per esprimere una condizione in cui altre donne comuni, di altre realtà periferiche, si possono riconoscere, seppur nella diversità di luoghi e situazioni.
Un agire ordinario di piccoli gesti, una forma di resilienza intesa come capacità di far fronte e superare le avversità, per restituire significato alla propria esistenza e dare senso e autenticità all’esistenza dell’ altro.
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